domingo, 18 de julio de 2010

Marsili: può provocare uno tsunami


PUNTO DI INTERESSE. Grazie a Giann Cordano per il suo contributo
Esperti: vulcano sottomarino può crollare, causare uno tsunami

Le pareti del vulcano sottomarino più grande d'Europa potrebbe crollare, liberando migliaia di tonnellate di magma, il che produrrebbe uno tsunami che farà probabilmente inondare l'Italia meridionale, gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha detto alla CNN.

Il vulcano Marsili, che ha una camera magmatica attivo, ha anche le zone di perdere il magnetismo e una grande quantità di rocce deboli e permeabili che lo sostengono, il che significa che i ricercatori hanno detto i muri potessero sbriciolarsi in sostanza, in qualsiasi momento con l'attività regolare sismiche.

INTEREST POINT. Thanks to Giann Cordano for his contribution
Experts: Undersea volcano may collapse, cause tsunami

The walls of the largest underwater volcano in Europe could collapse, releasing thousands of tons of magma, which would trigger a tsunami that would likely inundate southern Italy, experts at the National Institute of Geophysics and Volcanology told CNN.

The Marsili volcano, which has an active magma chamber, also has areas losing magnetism and a large amount of weak and permeable rocks supporting it, which researchers said means that the walls could essentially crumble at any time with the right seismic activity.


L'Italia continua a tremare. Si torna a parlare di supervulcani

VENERDÌ 02 APRILE 2010 09:35 POZZUOLI -Mentre l'attenzione è tutta rivolta al pericolo tsunami rappresentato dal Marsili, il vulcano sottomarino nel Tirreno, l'Italia continua a tremare su gran parte del nostro territorio. L'istituto di Geofisica e Vulcanologia (INGV), infatti, ha registrato nella gornata del 30 Marzo uno sciame sismico nella zona del complesso Vulcanico dei Campi Flegrei. Le scosse sismiche si sono susseguite senza sosta per ben 40 minuti, dalle 18,10 alle 18,50 per un totale di 120 scosse di magnitudo massima 1.3 con epicentro Solfatara. Il giorno seguente i macchinari dell'istituto hanno registrato un altro piccolo sciame sismico in Umbria di magnitudo 2.2 nella zona di Colfiorito.

CAMPI FLEGREI. Il complesso vulcanico dei Campi Flegrei è interessato dal fenomeno del bradisismo che comporta un rialzamento della crosta terrestre a causa degli spostamenti del magma che va ad alimentare l'intero complesso vulcanico. Questo comporta delle scosse sismiche che in genere si susseguono senza sosta arrivando anche a qualche centinaio al giorno.
Le ultime due crisi bradisismiche si sono avute nel 1970-1972 e nel 1982-1984 ed hanno comportato un rialzamento della crosta di oltre 3 metri. Durante l'ultima crisi si sono verificati circa 10.000 terremoti in tutta l'area del complesso vulcanico che nel frattempo è stato monitorato dall'istituto che ha registrato un ulteriore rialzamento di 11 mm nel 2005 ed altri 13 mm nel Marzo 2006.
I Campi Flegrei ospitano attualmente il primo esperimento al mondo di perforazione profonda (CFDDP) in un’area calderica. L'esperimento prende il nome di ‘Campi Flegrei Deep Drilling Project’ e prevede perforazione profonda in una caldera di collasso, ossia in una delle aree vulcaniche a più alta esplosività, uno dei cosiddetti ‘Supervulcani’. Il pozzo profondo raggiungerà 4 km di profondità e verrà realizzato entro il 2011. Le temperature si aggireranno tra 500°C ed i 600°C.
Nel frattempo L'INGV ha stanziato il co-finanziamento per la costruzione di un pozzo pilota che sarà profondo circa 500 metri e che verrà costruito entro l'autunno 2010. L'obbiettivo del pozzo pilota sarà verificare le condizioni di stabilità e temperatura negli strati superficiali, permetterà la realizzazione di numerosi esperimenti. Sarà di grande importanza sia per lo studio vulcanologico della caldera flegreasia per la valutazione delle risorse geotermiche nell’area.
UMBRIA un piccolo sciame sismico è stato registrato anche in Umbria nella zona di Colfiorito-Nocera Umbra con lieve magnitudo di 2.2. E' stato registrato anche un piccolo aumento della magnitudo in quanto la prima scossa sismica di magnitudo 2.0 era stata avvertita tre giorni prima. Mentre altre scosse hanno interessato l'Umbria e le Marche ripetutamente anche nel mese di Novembre 2009 e Gennaio 2010.
La zona di Colfiorito ospita attualmente le casette in legno abitate dai cittadini che aspettano ancora la ricostruzione delle proprie case nella zona di Foligno dopo il terremoto del 1997. Secondo gli studiosi l'attività sismica è in costante aumento in tutto il mondo e nell'ultimo anno ha subito un'incremento del 20% in tutto il pianeta.
ITALIA: altri terremoti si sono susseguiti in tutta la penisola durante gli ultimi 10 giorni di Marzo e particolarmente nella zona di Ascoli Piceno dove è in atto uno sciame sismico da diversi mesi, Forlì, Monti sicani e nell'Appennino Modenese. Un'attenzione particolare è stata posta dall'INGV per la zona del Tirreno Meridionale, detta zona B a causa del Vulcano sommerso Marsili a causa di una grande camera di magma che si deve essere formata al suo interno e che potrebbe presagire un'esplosione. Il Vulcano situato nella zona B del Tirreno è tra i più grandi d'Europa, la sua struttura è lunga 70 km e larga 30.

PACIFICO: CATENA DI MIGLIAIA VULCANI SOTTOMARINI
SYDNEY, 19 GIUGNO 2010 - Una spedizione scientifica australiana nel Pacifico meridionale ha scoperto una catena di migliaia di vulcani sottomarini, alcuni alti piu' di 1000 metri, che possono rappresentare una fonte ricchissima di metalli pregiati.
Il gruppo vulcanico, situato presso il confine oceanico fra le Figi e Tonga, e' stato scoperto accidentalmente il mese scorso, dopo che la nave di ricerca Southern Surveyor dell'ente australiano di ricerca Csiro aveva lasciato l'area di studio designata per trasferire a Samoa un marinaio ferito.
I vulcani vanno da piccoli coni ad un colosso soprannominato Dugong, largo 50 km alla base e alto 1500 metri, e molto sono attivi. La catena si trova lungo il 'cerchio di fuoco' del Pacifico, un'area di alta attivita' sismica, ed eruttano nel mare un fumo nero contenente minerali di ogni genere.
Il geologo prof. Richard Arculus dell'universita' nazionale australiana di Canberra, scienziato capo della spedizione, ritiene che i nuovi vulcani ospitino inconsuete creature marine che non esistono altrove, e abbondino di giacimenti di oro, rame, piombo e zinco.
''Alcune delle caratteristiche assomigliano a quelle delle vesciche vulcaniche che si vedono sulla superficie di Venere. E ci offrono un modello di cio' che e' avvenuto milioni di anni fa, per spiegare la formazione di giacimenti minerari che vengono tuttora sfruttati sulla terraferma''', aggiunge. Le compagnie minerarie che hanno sponsorizzato la spedizione sono interessate ai metalli e vorrebbero estrarli. Fonte: Ansa

VULCANO SOTTOMARINO. L’ HANNO CHIAMATO MARSILI. E’ IL PRIMO IN EUROPA ED E’ ATTIVO. 17 Luglio 2010
Vedere: http://www.youtube.com/watch?v=8LQpPtj8EIY

Marsili è il più grande vulcano sottomarino d’ Europa ed è posizionato tra Capo Palinuro e le Isole Eolie. Un enorme mostro sottomarino che da vari segnali sembrerebbe proprio essere attivo, e capace di generare eruzioni e tsunami che in pochi minuti potrebbero distruggere le coste del Meridione d’Italia.
L'hanno scoperto i ricercatori del CNR di Bologna, che per 3 anni hanno ricostruito minuziosamente il fondo del Tirreno, anche attraverso sopralluoghi effettuati grazie a navi dotate di attrezzature d'avanguardia. Hanno così stilato la prima carta geologica del Tirreno, con una rappresentazione del fondale marino di una precisione e ricchezza mai visti prima.
Proprio in questa zona, ad una latitudine che corrisponde all'incirca a quella della città di Cosenza, il fondo marino si è espanso al ritmo di circa 20 cm all'anno: nuovo materiale è risalito dalle profondità della Terra in un processo di generazione della crosta del tutto simile a quello che avviene nel mezzo dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Pacifico.
"Non volevamo credere ai nostri occhi, quando abbiamo ottenuto le prime immagini magnetiche del fondo del Tirreno che ci hanno evidenziato questa velocità di espansione che è probabilmente la più alta fra quelle osservate sul nostro Pianeta", riferiscono Iacopo Nicolosi, Fabio Speranza e Massimo Chiappini, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
La tecnica che ha portato alla scoperta consiste nella realizzazione di una mappa delle anomalie magnetiche, e di una sua successiva elaborazione. Questa analisi mette in evidenza le anomalie del campo magnetico terrestre provocate dalla particolare natura del sottosuolo. Per compilare tali mappe i ricercatori si avvalgono di speciali sensori magnetici posti su aerei, elicotteri o navi che indagano la zona da esplorare.
Il Mar Tirreno ha raggiunto il record mondiale di espansione del suo fondo: 20 centimetri l’anno, più di quanto possano vantare l’Oceano Atlantico o quello Pacifico.
Lì il Tirreno presenta una piana abissale che sprofonda per ben 3500 metri sotto il livello del Mare. E lì si erge il vulcano sottomarino più grande d’Europa, Marsili, un gigante alto 3.000 metri, con un asse lungo 65 km.
Un vulcano sotto il livello del mare di appena 500 metri,èquindi molto pericoloso, anche perché attivo. Inoltre lungo i suoi fianchi si stanno sviluppando numerosi “apparati vulcanici secondari” con enormi depositi di solfuri di piombo, rame e zinco, ossidi di ferro e manganese. Del Marsili si sa già da una trentina di anni, ma finora non si aveva nessuna notizia precisa nè tantomeno si sapeva della sua estrema pericolosità.
Vorrei agguingere un commento personale...non ci sarà una correlazione tra le anomalie elettromagnetiche nella zona, e gli strani eventi che accadono nel paesino di Caronia dal 2004? Guardando su google map ho infatti notato che il paesino si affaccia proprio in quella direzione!
Vedere: http://maps.google.com/maps?

ecco cosa ho trovato in seguito:

Caronia è geograficamente vicina alle isole Eolie, un’area vulcanicamente attiva. Per questo si pensa che il fenomeno possa essere legato in qualche modo ai vulcani.
Secondo alcuni esperti ci sarebbe un flusso continuo di particelle cariche di elettroni che si raccoglie, condensandosi in punti elettricamente carichi come i contatori. Il forte riscaldamento di queste apparecchiature potrebbe essere la causa degli incendi. Tra l’altro (...) alcuni pescatori mentre si trovavano nei pressi di Caronia Marina hanno “visto bollire l’acqua” …Un fenomeno che ricorda molto quello accaduto a Lipari qualche tempo fa. Secondo il maresciallo dei carabinieri questo significa che effettivamente eventi geofisici particolari si stanno manifestando nella zona.

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