viernes, 24 de diciembre de 2010

Buon Natale e Anno Nuovo


BUONE FESTE

Regnano la pace e la solidarietà cristiana nelle nostre menti e cuori, in occasione del Natale e di iniziare un nuovo anno. Saluti.

martes, 5 de octubre de 2010

Gloria de Grau por dignidad, honor y orgullo nacional

MIGUEL GRAU, UN UOMO ECCEZIONALE.
José Betancourt Rivera*

Ricordare Don Miguel Grau Seminario e le sue gesta eroiche al comando del monitor "Huáscar" nel combattimento navale di Angamos l'8 ottobre 1879 è un dovere etico e un obbligo patriottico di tutti i peruviani e nel farlo, è necessario capire e comprendere la complessità e l'eccezionalità del suo carattere e della sua personalità singolare.

L'audacia, la determinazione e il coraggio che dimostrò durante la sua vita, sommati all'onestà, alla socievolezza, alla sua signorilità, e ad una condotta eccezionale come marito e padre, fanno dell'ammiraglio Grau la testimonianza più elevata del patriottismo e l'esempio di vita per le generazioni di peruviani che trovano in Grau un punto di riferimento di valore, onestà e audacia che ispira le vite e le condotte umane.

L'ammiraglio Miguel Grau, il cui padre fu un importante militare colombiano che partecipò alle guerre di indipendenza, fin da molto giovane nella sua natale Paita mostrò il suo amore per il mare, prima come marinaio mercantile e poi come ufficiale della Marina da Guerra del Perù, e il suo spirito inquieto lo portò ad esplorare i mari e gli oceani lontani, acquisendo un ampio dominio delle tecniche e degli strumenti di navigazione dell'epoca, e una piena coscienza dell'importanza di costruire e mantenere una forza navale potente.

Grau non soltanto fu un uomo eccezionale come marinaio, e lo fu in modo superlativo, ma anche come deputato e uomo di Stato, impegnato pienamente nella difesa e nella promozione degli interessi nazionali del Perù.

Come deputato per Paita e membro della Commissione della Marina del Congresso, si distinse chiaramente nell'esercizio di una funzione delicata che compì alla perfezione così come dimostrano gli atti delle sessioni del Congresso che rivelano le molteplici azioni che realizzò e le lettere che scrisse alle più alte autorità del potere esecutivo, difendendo sempre il rispetto della legalità e lo Stato di diritto. Si distinse in maniera particolare in una gestione in cui emerse il suo impegno costante nel promuovere il consolidamento della fortezza del Perù come potenza marittima nel Pacifico del sud, attraverso la permanente formazione dei membri della nostra Marina da Guerra e attraverso una politica di Stato orientata all'acquisizione e al rinnovamento delle unità navali, lavoro quest'ultimo nel quale trovò le maggiori difficoltà, fondamentalmente a causa della mancanza di una visione e di un impegno della classe politica peruviana nei confronti degli interessi nazionali permanenti.

L'eccessiva turbolenza politica, l'elevata frammentazione del sistema politico, la costante rivalità tra i protagonisti della classe politica peruviana, nel periodo compreso tra il termine della notevole gestione del maresciallo Ramón Castilla e l'inizio della fase navale della guerra del Pacifico, forgiò in Grau uno spirito indomabile di rispetto al principio democratico e all'obbedienza alle leggi, all'interno dell'ambito dello Stato sovrano, forte, indipendente, con una visione e una missione superiore e in un progetto nazionale di sviluppo sostenibile a lungo termine, e questo richiedeva, come saggiamente egli capì, una Marina da Guerra forte e potente.

La ferrea disciplina nel compiere il proprio dovere, il suo giudizio equilibrato nell'adozione di decisioni, la chiarezza, la trasparenza delle sue opinioni, la sua perizia tecnica nell'esercizio del comando navale, e la profonda conoscenza delle richieste operative strategiche del combattimento navale, fecero di Miguel Grau il marinaio più rispettato e ammirato per le sue qualità personali professionali non solo tra gli ufficiali, i tecnici subalterni della nostra Marina da Guerra, ma anche da tutti i ceti della società peruviana.

L'8 ottobre 1879 nel combattimento navale di Angamos l'ammiraglio Miguel Grau Seminario raggiunse con il proprio eroismo e patriottismo il più alto piedistallo della patria che si esprime nella devozione, ammirazione e rispetto eterni per la sua notevole traiettoria e gloria epica.

Desidero ricordare quello che lo storico Jorge Basadre scrisse nella sua "Storia della Repubblica del Perù" sulle gesta dell'ammiraglio Grau: "Insegnando con l'esempio quotidiano, che è il modo migliore in cui un capo possa insegnare, Grau fece del Huáscar non solo la migliore imbarcazione della marina peruviana ma la spada unica e il solo scudo del Perù che detenne l'invasione per sei lunghi mesi e questo accadde non solo perché Grau ebbe coraggio, ma anche perché possedeva la capacità di organizzare e disciplinare i suoi, la destrezza per prendere l'iniziativa, l'esattezza per conoscere e misurare qualsiasi situazione, il dono del comando senza i quali la bravura e le conoscenze più profonde possono risultare sterili".

L'eccezionalità della vita dell'ammiraglio Grau offre un'eredità di amore immenso verso la patria e il nostro dovere, per onorare questo straordinario testimone di vita con valore e onestà, costruire una società che sulla base del rispetto dei principi e dei valori etici affermi il concetto di difesa della sovranità e dell'integrità della patria, e specialmente l'importanza di difendere sempre in qualsiasi circostanza gli interessi nazionali permanenti del Perù.

Questo 8 ottobre 2010 ricordiamo le gesta eroiche di Miguel Grau. e la gloria che raggiunse nel combattimento navale di Angamos per merito proprio, in virtù del suo eccelso patriottismo, che lo collocò con giustizia con ragione sul più alto altare di rispetto e ammirazione del Perù ai propri eroi, cuspide riservata solo agli uomini straordinari nell'amore e nella dedizione alla patria come il nostro grande ammiraglio Miguel Grau Seminario.

* Articolo scritto dal Ministro nel Servizio Diplomatico della Repubblica, che svolge attualmente funzioni di Ministro dell'Ambasciata del Perù in Italia

lunes, 4 de octubre de 2010

Artículo sobre Miguel Grau: agradece

Señor Ministro José Betancourt Rivera

Ministro de la Embajada del Perú en Italia.

Apreciado señor Ministro, gracias por el valioso aporte que tiene a bien hacer al Foro «PromarpeItalia» con ocasión del sacrificio del almirante Miguel Grau por la dignidad, honor y orgullo nacional, aporte que responde a nuestras expectativas de quien lo ha escrito con profundo conocimiento del héroe y sensible emoción patriótica por el hecho sublime de su epopeya que nos identifica y cohesiona nítidamente a todos los peruanos, por lo que gustosos publicaremos su artículo en esta página virtual y difundiremos en nuestra red de amigos del mar.

Reciba un fuerte abrazo naval, almirante Jean Doig, coordinador de Grupo.


El 4 de octubre de 2010 09:29, Jose Betancourt Rivera <pepe.betancourt@hotmail.com> escribió:
Roma, 4 de octubre de 2010.

Contralmirante AP
Jean Jesu Doig Camino.
Coodinador del Grupo de la
Filiar "PROMARPE" de Italia.

Apreciado Almirante:

Unas líneas para saludarlo con afecto y respeto, y para informarle que atendiendo a una iniciativa del señor Alfredo Gozar para preparar un artículo sobre Miguel Grau, me permito enviarle como anexo al presente mensaje, un artículo que he elaborado cuyo título es "Miguel Grau, un hombre excepcional" y que ha sido traducido al italiano, sobre nuestro Gran Almirante Miguel Grau, que espero sea de su agrado para su publicación en el medio correspondiente de la Asociación Nacional Pro Marina del Perú.

Reciba mi saludo más cordial.

Ministro José Betancourt Rivera
Ministro de la Embajada del Perú en Italia.



sábado, 25 de septiembre de 2010

Jorge Chavez Dartnell: cento anni

Corriere della Sera – Scienze - 23 settembre 2010

L'aviatore si schiantò poco prima

dell'atterraggio. Oggi l'Italia gli rende omaggio

Sulle orme di Geo Chavez, 100 anni dopo

Ripetuta l'impresa del «trasvolatore delle Alpi», il primo a varcare la catena montuosa con un aereo di legno e tela

MILANO - L’opera di Geo Chavez si è compiuta, lo stesso giorno, il 23 settembre, cento anni dopo. Il trasvolatore delle Alpi nato in Francia da famiglia peruviana tentava un secolo fa l’impresa ritenuta quasi impossibile: l’attraversamento della catena montuosa sfidando la violenza dei venti tra le cime con il suo aereo Bleriot XI di legno e tela. Ci riusciva, decollando da Briga in Svizzera alle 13.29 e concludendo disastrosamente il grande balzo 45 minuti dopo con uno schianto su un prato di Domodossola. Un’ala si staccò proprio negli ultimi secondi del volo e l’impatto durissimo con il suolo gli provocò ferite che lo portarono a morire cinque giorni dopo in ospedale. Aveva 23 anni.

Domodossola era una tappa per giungere poi a Milano dove lo attendevano le autorità organizzatrici, assieme al Corriere della Sera, del Circuito aereo ideato nel capoluogo lombardo per stimolare lo sviluppo della nascente industria dell’aviazione. Il Corriere aveva spedito a seguire l’avvenimento il suo inviato di punta, Luigi Barzini, già famoso per il raid Parigi-Pechino. E Barzini divenne amico di Chavez accompagnandolo con la sua macchina in alcune ricognizioni ambientali prima del giorno fatidico. Poi raccoglierà anche le ultime parole sul letto di morte e i suoi articoli vennero raccolti nel libro «Il volo che valicò le Alpi» ora ripubblicato da “Lampi di stampa”.

Ieri abbiamo ripercorso la traversata di Chavez soddisfacendo idealmente le sue intenzioni rimaste incompiute e consegnando al presidente della Provincia, Guido Podestà, il casco di volo dell’impresa, in questi giorni celebrata in varie manifestazioni milanesi con la collaborazione del comando dell’Aeronautica Militare di Milano e del Museo nazionale della scienza e della tecnologia.

L’iniziativa si è materializzata grazie all’entusiasmo di Claudio Tovaglieri, presidente del comitato scientifico di Volandia, il museo del volo sorto a ridosso di Malpensa, e «navigatore» accanto al pilota Gianni Dameno, pilota civile con 14 mila ore di volo su Md-80 e Airbus A-320. Compagni di trasvolata erano, inoltre, Gregory Alegy e Gianluigi Candiani. Decollati da Malpensa abbiamo raggiunto il piccolo aeroporto di Raron, ad una decina di chilometri da Briga (da dove era partito il pilota franco-peruviano ma ora sprovvista di piste), con un velivolo ad elica Pilatus PC12. Da Raron ci siamo proiettati verso le montagne e sul passo del Sempione le correnti aeree tanto temute da Chavez si manifestavano subito facendo sobbalzare vigorosamente l’aereo. Impossibile non immaginare la fatica che il trasvolatore, completamente allo scoperto, doveva aver compiuto quel giorno di cento anni fa per mantenere il suo esile monoplano nell’aria tra ardui sobbalzi e senza nemmeno una cintura di sicurezza.

Eravamo alla stesse quote con il nostro velivolo argenteo, e intorno, le vette aride illuminate dal sole,nella loro bellezza rimbalzavano l’antico spettro dei gravi rischi affrontati nel remoto 23 settembre con incredibile coraggio. Siamo atterrati 20 minuti dopo a Domodossola con un po’ di nostalgia, accolti dai sindaci dei paesi locali Trasquera, Varzo e Domodossola, sull’aviosuperficie di Masera a 500 metri dal prato dove Chavez concluse tragicamente la sua avventura. Ora un monumento appena inaugurato lo ricorda e il vento lo fa vibrare dando quasi voce alla memoria.

Questo punto non rimaneva che l’ultimo balzo verso Milano dove sulla piazzola militare di Linate ci aspettavano il presidente della Provincia Guido Podestà e il generale Nello Barale alla guida del comando milanese dell’Aeronautica Militare. La città non ha dimenticato il sacrificio del giovanissimo pilota, cento anni fa. Lo dimostrano le manifestazioni organizzate. La prossima è sabato sera al Museo nazionale della scienza e della tecnologia «Leonardo da Vinci» dove è conservato un pezzettino dell’ala dell’aereo di Chavez visibile nel percorso dedicato a Chavez nel Padiglione aeronavale. Poi il 4 ottobre al centro congressi della Provincia si terrà il convegno «1910/2010. Da Chavez a D’arrigo. L’aviazione in Italia» mentre nello stesso giorno si aprirà la mostra «Un secolo con le ali» a cura del Museo storico dell’Aeronautica Militare e nella quale si potrà ammirare la replica del monoplano Bleriot XI usato da Chavez. Seguirà inoltre il 16 ottobre al museo Volandia di Malpensa il convegno/mostra «Per le vie del cielo. Geo Chavez e la travolata delle Alpi». Ma anche Domodossola si è mobilitata dedicando una giornata di celebrazioni fissata per il 26 settembre.

Giovanni Caprara

martes, 27 de julio de 2010

Fiestas Patrias del Perú y Latinoamérica

Estas fiestas son gratas para intercambiar saludos plenos de peruanidad, pues construimos día a día una patria grande de bienes y servicios que compartimos todos los peruanos; también, es una oportunidad para reflexionar en el hecho histórico que selló la independencia hispano americana, que compromete la proyección geopolítica del Perú en el contexto latinoamericano. Saludos.

miércoles, 21 de julio de 2010

Agradece invitación de «PromarpeItalia»

Señor Ministro SDP José Betancourt Rivera
Ministro de la Embajada del Perú en Italia.
Apreciado señor Ministro, reciba un atento saludo con la más cordial bienvenida al Foro «PromarpeItalia», agrupación virtual de la Filial PromarpeRoma. Hacemos nuestro su reconocimiento al señor Alfredo Gozar, quien es miembro fundador tanto de la Filial, como del Foro, al haber establecido el contacto inicial con usted y luego su incorporación a esta membresía virtual. Compartimos gustosos sus expresiones de identidad y compromiso con el legado histórico y los valores de nuestra querida Institución Naval, por lo que es plena nuestra satifacción de verlo en las filas de ilustres promarinos del país en el extranjero. Reciba un fuerte abrazo naval, almirante JJ. Doig, coordinador de Grupo.

El 20 de julio de 2010 05:50, Jose Betancourt Rivera <pepe.betancourt@hotmail.com> escribió:
Roma, 20 de julio de 2010.

Contralmirante AP
Jean Jesu Doig Camino.
Coordinador del Grupo de la
Filial "PROMARPE" de Italia.

Estimado Contralmirante:

Le agradezco la invitación a participar, es para mi muy grato formar
parte de la Asociación Nacional Pro Marina del Perú.

Estoy plenamente identificado con los fines institucionales de la
Asociación, y tengo la mejor disposición para colaborar en todo lo que esté a mi alcance en el
logro de sus objetivos.

El Sr. Alfredo Gozar, excelente colaborador y funcionario administrativo
de nuestra Embajada en Italia, siempre me mantiene informado de las actividades de la
Asociación.

He tenido oportunidad de conocer a muchos marinos peruanos durante
mi carrera diplomática, en los lugares que me correspondido servir como Holanda, Colombia, Canadá,
Brasil y ahora Italia; y me siento plenamente identificado con el inmenso legado histórico y los valores
institucionales de la Marina de Guerra del Perú.

Reciba mi saludo más cordial.

Ministro SDP José Betancourt Rivera
Ministro de la Embajada del Perú en Italia.


domingo, 18 de julio de 2010

Marsili: può provocare uno tsunami


PUNTO DI INTERESSE. Grazie a Giann Cordano per il suo contributo
Esperti: vulcano sottomarino può crollare, causare uno tsunami

Le pareti del vulcano sottomarino più grande d'Europa potrebbe crollare, liberando migliaia di tonnellate di magma, il che produrrebbe uno tsunami che farà probabilmente inondare l'Italia meridionale, gli esperti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha detto alla CNN.

Il vulcano Marsili, che ha una camera magmatica attivo, ha anche le zone di perdere il magnetismo e una grande quantità di rocce deboli e permeabili che lo sostengono, il che significa che i ricercatori hanno detto i muri potessero sbriciolarsi in sostanza, in qualsiasi momento con l'attività regolare sismiche.

INTEREST POINT. Thanks to Giann Cordano for his contribution
Experts: Undersea volcano may collapse, cause tsunami

The walls of the largest underwater volcano in Europe could collapse, releasing thousands of tons of magma, which would trigger a tsunami that would likely inundate southern Italy, experts at the National Institute of Geophysics and Volcanology told CNN.

The Marsili volcano, which has an active magma chamber, also has areas losing magnetism and a large amount of weak and permeable rocks supporting it, which researchers said means that the walls could essentially crumble at any time with the right seismic activity.


L'Italia continua a tremare. Si torna a parlare di supervulcani

VENERDÌ 02 APRILE 2010 09:35 POZZUOLI -Mentre l'attenzione è tutta rivolta al pericolo tsunami rappresentato dal Marsili, il vulcano sottomarino nel Tirreno, l'Italia continua a tremare su gran parte del nostro territorio. L'istituto di Geofisica e Vulcanologia (INGV), infatti, ha registrato nella gornata del 30 Marzo uno sciame sismico nella zona del complesso Vulcanico dei Campi Flegrei. Le scosse sismiche si sono susseguite senza sosta per ben 40 minuti, dalle 18,10 alle 18,50 per un totale di 120 scosse di magnitudo massima 1.3 con epicentro Solfatara. Il giorno seguente i macchinari dell'istituto hanno registrato un altro piccolo sciame sismico in Umbria di magnitudo 2.2 nella zona di Colfiorito.

CAMPI FLEGREI. Il complesso vulcanico dei Campi Flegrei è interessato dal fenomeno del bradisismo che comporta un rialzamento della crosta terrestre a causa degli spostamenti del magma che va ad alimentare l'intero complesso vulcanico. Questo comporta delle scosse sismiche che in genere si susseguono senza sosta arrivando anche a qualche centinaio al giorno.
Le ultime due crisi bradisismiche si sono avute nel 1970-1972 e nel 1982-1984 ed hanno comportato un rialzamento della crosta di oltre 3 metri. Durante l'ultima crisi si sono verificati circa 10.000 terremoti in tutta l'area del complesso vulcanico che nel frattempo è stato monitorato dall'istituto che ha registrato un ulteriore rialzamento di 11 mm nel 2005 ed altri 13 mm nel Marzo 2006.
I Campi Flegrei ospitano attualmente il primo esperimento al mondo di perforazione profonda (CFDDP) in un’area calderica. L'esperimento prende il nome di ‘Campi Flegrei Deep Drilling Project’ e prevede perforazione profonda in una caldera di collasso, ossia in una delle aree vulcaniche a più alta esplosività, uno dei cosiddetti ‘Supervulcani’. Il pozzo profondo raggiungerà 4 km di profondità e verrà realizzato entro il 2011. Le temperature si aggireranno tra 500°C ed i 600°C.
Nel frattempo L'INGV ha stanziato il co-finanziamento per la costruzione di un pozzo pilota che sarà profondo circa 500 metri e che verrà costruito entro l'autunno 2010. L'obbiettivo del pozzo pilota sarà verificare le condizioni di stabilità e temperatura negli strati superficiali, permetterà la realizzazione di numerosi esperimenti. Sarà di grande importanza sia per lo studio vulcanologico della caldera flegreasia per la valutazione delle risorse geotermiche nell’area.
UMBRIA un piccolo sciame sismico è stato registrato anche in Umbria nella zona di Colfiorito-Nocera Umbra con lieve magnitudo di 2.2. E' stato registrato anche un piccolo aumento della magnitudo in quanto la prima scossa sismica di magnitudo 2.0 era stata avvertita tre giorni prima. Mentre altre scosse hanno interessato l'Umbria e le Marche ripetutamente anche nel mese di Novembre 2009 e Gennaio 2010.
La zona di Colfiorito ospita attualmente le casette in legno abitate dai cittadini che aspettano ancora la ricostruzione delle proprie case nella zona di Foligno dopo il terremoto del 1997. Secondo gli studiosi l'attività sismica è in costante aumento in tutto il mondo e nell'ultimo anno ha subito un'incremento del 20% in tutto il pianeta.
ITALIA: altri terremoti si sono susseguiti in tutta la penisola durante gli ultimi 10 giorni di Marzo e particolarmente nella zona di Ascoli Piceno dove è in atto uno sciame sismico da diversi mesi, Forlì, Monti sicani e nell'Appennino Modenese. Un'attenzione particolare è stata posta dall'INGV per la zona del Tirreno Meridionale, detta zona B a causa del Vulcano sommerso Marsili a causa di una grande camera di magma che si deve essere formata al suo interno e che potrebbe presagire un'esplosione. Il Vulcano situato nella zona B del Tirreno è tra i più grandi d'Europa, la sua struttura è lunga 70 km e larga 30.

PACIFICO: CATENA DI MIGLIAIA VULCANI SOTTOMARINI
SYDNEY, 19 GIUGNO 2010 - Una spedizione scientifica australiana nel Pacifico meridionale ha scoperto una catena di migliaia di vulcani sottomarini, alcuni alti piu' di 1000 metri, che possono rappresentare una fonte ricchissima di metalli pregiati.
Il gruppo vulcanico, situato presso il confine oceanico fra le Figi e Tonga, e' stato scoperto accidentalmente il mese scorso, dopo che la nave di ricerca Southern Surveyor dell'ente australiano di ricerca Csiro aveva lasciato l'area di studio designata per trasferire a Samoa un marinaio ferito.
I vulcani vanno da piccoli coni ad un colosso soprannominato Dugong, largo 50 km alla base e alto 1500 metri, e molto sono attivi. La catena si trova lungo il 'cerchio di fuoco' del Pacifico, un'area di alta attivita' sismica, ed eruttano nel mare un fumo nero contenente minerali di ogni genere.
Il geologo prof. Richard Arculus dell'universita' nazionale australiana di Canberra, scienziato capo della spedizione, ritiene che i nuovi vulcani ospitino inconsuete creature marine che non esistono altrove, e abbondino di giacimenti di oro, rame, piombo e zinco.
''Alcune delle caratteristiche assomigliano a quelle delle vesciche vulcaniche che si vedono sulla superficie di Venere. E ci offrono un modello di cio' che e' avvenuto milioni di anni fa, per spiegare la formazione di giacimenti minerari che vengono tuttora sfruttati sulla terraferma''', aggiunge. Le compagnie minerarie che hanno sponsorizzato la spedizione sono interessate ai metalli e vorrebbero estrarli. Fonte: Ansa

VULCANO SOTTOMARINO. L’ HANNO CHIAMATO MARSILI. E’ IL PRIMO IN EUROPA ED E’ ATTIVO. 17 Luglio 2010
Vedere: http://www.youtube.com/watch?v=8LQpPtj8EIY

Marsili è il più grande vulcano sottomarino d’ Europa ed è posizionato tra Capo Palinuro e le Isole Eolie. Un enorme mostro sottomarino che da vari segnali sembrerebbe proprio essere attivo, e capace di generare eruzioni e tsunami che in pochi minuti potrebbero distruggere le coste del Meridione d’Italia.
L'hanno scoperto i ricercatori del CNR di Bologna, che per 3 anni hanno ricostruito minuziosamente il fondo del Tirreno, anche attraverso sopralluoghi effettuati grazie a navi dotate di attrezzature d'avanguardia. Hanno così stilato la prima carta geologica del Tirreno, con una rappresentazione del fondale marino di una precisione e ricchezza mai visti prima.
Proprio in questa zona, ad una latitudine che corrisponde all'incirca a quella della città di Cosenza, il fondo marino si è espanso al ritmo di circa 20 cm all'anno: nuovo materiale è risalito dalle profondità della Terra in un processo di generazione della crosta del tutto simile a quello che avviene nel mezzo dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Pacifico.
"Non volevamo credere ai nostri occhi, quando abbiamo ottenuto le prime immagini magnetiche del fondo del Tirreno che ci hanno evidenziato questa velocità di espansione che è probabilmente la più alta fra quelle osservate sul nostro Pianeta", riferiscono Iacopo Nicolosi, Fabio Speranza e Massimo Chiappini, ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
La tecnica che ha portato alla scoperta consiste nella realizzazione di una mappa delle anomalie magnetiche, e di una sua successiva elaborazione. Questa analisi mette in evidenza le anomalie del campo magnetico terrestre provocate dalla particolare natura del sottosuolo. Per compilare tali mappe i ricercatori si avvalgono di speciali sensori magnetici posti su aerei, elicotteri o navi che indagano la zona da esplorare.
Il Mar Tirreno ha raggiunto il record mondiale di espansione del suo fondo: 20 centimetri l’anno, più di quanto possano vantare l’Oceano Atlantico o quello Pacifico.
Lì il Tirreno presenta una piana abissale che sprofonda per ben 3500 metri sotto il livello del Mare. E lì si erge il vulcano sottomarino più grande d’Europa, Marsili, un gigante alto 3.000 metri, con un asse lungo 65 km.
Un vulcano sotto il livello del mare di appena 500 metri,èquindi molto pericoloso, anche perché attivo. Inoltre lungo i suoi fianchi si stanno sviluppando numerosi “apparati vulcanici secondari” con enormi depositi di solfuri di piombo, rame e zinco, ossidi di ferro e manganese. Del Marsili si sa già da una trentina di anni, ma finora non si aveva nessuna notizia precisa nè tantomeno si sapeva della sua estrema pericolosità.
Vorrei agguingere un commento personale...non ci sarà una correlazione tra le anomalie elettromagnetiche nella zona, e gli strani eventi che accadono nel paesino di Caronia dal 2004? Guardando su google map ho infatti notato che il paesino si affaccia proprio in quella direzione!
Vedere: http://maps.google.com/maps?

ecco cosa ho trovato in seguito:

Caronia è geograficamente vicina alle isole Eolie, un’area vulcanicamente attiva. Per questo si pensa che il fenomeno possa essere legato in qualche modo ai vulcani.
Secondo alcuni esperti ci sarebbe un flusso continuo di particelle cariche di elettroni che si raccoglie, condensandosi in punti elettricamente carichi come i contatori. Il forte riscaldamento di queste apparecchiature potrebbe essere la causa degli incendi. Tra l’altro (...) alcuni pescatori mentre si trovavano nei pressi di Caronia Marina hanno “visto bollire l’acqua” …Un fenomeno che ricorda molto quello accaduto a Lipari qualche tempo fa. Secondo il maresciallo dei carabinieri questo significa che effettivamente eventi geofisici particolari si stanno manifestando nella zona.

viernes, 16 de julio de 2010

Italia nell'afa: allerta meteo

Emergenza caldo in città a Roma il picco con 38 gradi. In Alto Adige mai così caldo da 90 anni.
Cronaca* Si ringrazia il contributo al signore Alfredo Gozar

ROMA - L'emergenza caldo non si attenua. Su tutta la penisola le alte temperature, con valori massimi superiori alle medie del periodo, accompagnate da un'elevata umidità, provocano e provocheranno ancora disagi per la popolazione. Nel fine settimana appena trascorso le temperature a Messina, Milano e Genova hanno toccato livelli da record europeo, non solo italiano, con 25 gradi di minima nella notte.

In arrivo il weekend del cosidetto "picco". Domani il livello massimo di allerta riguarderà 21 città. Si suda anche in montagna: in Alto Adige le temperature hanno segnato il record degli ultimi novant'anni. Molte le iniziative, soprattutto dedicate agli anziani Ma la geografia dell'afa, secondo il Sistema Nazionale di Sorveglianza del Dipartimento, comprenderà oggi anche Campobasso, Civitavecchia, Frosinone, Latina, Messina, Rieti, Verona e Viterbo, per un totale di 18 centri urbani, fino al top di domani con 21 città "roventi". Si suda anche sui monti, con temperature che segnano il record degli ultimi 90 anni in Alto Adige.

Le temperature elevate e l'assenza di piogge stanno poi favorendo gli incendi: nelle ultime ore i mezzi aerei della flotta dello Stato gestita dal Dipartimento della Protezione Civile sono intervenuti su 18 roghi, per la maggior parte dei casi sviluppatisi nelle regioni del centro-sud.

* Tratto dal quotidiano digitale «laRepubblica.it» Consultato il 16/07/2010 in:

jueves, 1 de julio de 2010

Golfo del Messico: rafforzare le difese ambientali

MILANO - Trivellazioni nei mari italiani vietate in una fascia di 5 miglia per tutte le coste nazionali. Off limits allargato a 12 miglia attorno al perimetro delle aree marine protette dove il divieto è totale. Lo ha annunciato il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo a margine dell'apertura del Forum delle Economie Maggiori (Mef) in corso a Roma. Le norme sono state approvate nell'ambito dello schema di decreto di riforma del codice ambientale per rafforzare le difese ambientali dopo quanto accaduto nel Golfo del Messico. Il provvedimento adottato dal Consiglio dei Ministro si applica anche ai procedimenti autorizzativi in corso.

Cronache «Corriere della sera. it» 30/06/2010. Consultato 02/07/2010 in:

jueves, 10 de junio de 2010

10 Giugno, Festa della Marina Militare


Giornale di bordo*

Il 10 giugno 2010 la Marina Militare ha celebrato la propria festa in ricordo di una delle più significative ed ardite azioni compiute sul mare nel corso della 1ª Guerra Mondiale: l'impresa di Premuda da parte del Comandante Rizzo.

Quest’anno le celebrazioni si sono svolte a Napoli, città dagli antichi e profondi legami storico-navali con la nostra Forza Armata, alla presenza del Presidente della Repubblica. La Marina è stata rappresentata da personale delle diverse specialità e da alcune navi presenti nel Mar Tirreno per attività addestrativa che hanno defliato davanti il lungomare Caracciolo per rendere gli onori al Capo dello Stato con il tradizionale Saluto alla Voce.

Nel corso della cerimonia, il Presidente della Repubblica ha consegnato due Medaglie d'Oro al Merito di Marina: la prima alla Bandiera di guerra del 3° gruppo elicotteri e la seconda all'olimpica di windsurf Alessandra Sensini.

La Banda Musicale della Marina si è esibita in concerto in Piazza del Plebiscito il 9 giugno alle 21:00 e la mostra istituzionale a Palazzo Reale dal 10 al 13 giugno è visitabile, con ingresso gratuito, dalle 09:30 alle 12:30 e dalle 16:00 alle19:30.

L'azione di Premuda: En:

* Collaborazione di Alfredo Gozar, co-editore dal blog.

jueves, 27 de mayo de 2010

Nobiltà e acciaio, il meglio marinaio

MIGUEL GRAU, paradigma umanitario: 21 mayo 1879
Dopo essersi battuta con molto coraggio, la corvetta "Esmeralda", affondò, spaccata in due parti, mentre sulla coperta del monitore, il corpo del Comandante Prat rimaneva immobile. Compagno del vincitore nel combattimento de Abtao e ora "rimaneva vittima del suo temerario valore, per la difesa e la gloria della bandiera della sua Patria", come espresse gentilmente Grau. "Signor Carbajal, abbia cura delle spoglie di questo Comandante". Poi, dimenticando i principi di base che ci insegna a "comportarci in guerra come se fossimo in guerra", lasciò che fosse il suo senso umanitario a prendere il sopravvento, gettando alcuen scialuppe in mare, per salvare i naufraghi della corvetta. Quando i 62 sopravissuti si riunirono sulla coperta del monitore, si udì un grido nobile e maschile: "Viva il Perù generoso!". La grandezza si fa sempre degna del rispetto pubblico. (Romero, 1998: pp. 77-78)

domingo, 25 de abril de 2010

22 abril: Día Mundial de la Tierra

PUNTO DE ENCUENTRO: todos somos uno*
"La Tierra es nuestro hogar y el hogar de todos los seres vivos. La Tierra misma está viva. Somos partes de un universo en evolución. Somos miembros de una comunidad de vida interdependiente con una magnificente diversidad de formas de vida y culturas. Nos sentimos humildes ante la belleza de la Tierra y compartimos una reverencia por la vida y las fuentes de nuestro ser..."

PUNTO D'INCONTRO: tutti sono uno*
"La Terra è la nostra casa e la casa di tutte le cose viventi. La terra stessa è viva. Facciamo parte di un universo in evoluzione. Siamo membri di una comunità interdipendenti di vita con una magnifica diversità di forme di vita e culture. Noi umiliato dalla bellezza della Terra e abbiamo un rispetto per la vita e le fonti del nostro essere ... "

*Carta de la Tierra/Carta della Terra: 2000-2010
http://www.earthcharterinaction.org/contenido/

viernes, 5 de marzo de 2010

Vida del planeta azul: liderazgo responsable

PUNTO DE REFLEXIÓN
Los líderes del mundo deben asumir compromisos para enfrentar el cambio climático y salvar la vida en la Tierra. Conferencia de las Naciones Unidas sobre cambio climático, Copenhague del 7 al 18 de diciembre de 2009. Extracto del vídeo de aporte peruano a dicha cita mundial, al que se puede acceder siguiendo el enlace: El tiempo es hoy, no hay marcha atrás.

RIFLESSIONE PUNTO
I leader mondiali devono assumere precisi impegni di fronte ai cambiamenti climatici e di salvare la vita sulla Terra. Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, Copenhagen dal 7 al 18 Dicembre 2009. Video estratto dal contributo peruviano a questo evento mondiale, cui si può accedere seguendo il link: Il tempo è adesso, non tornare indietro.

martes, 12 de enero de 2010

Copenhague: competición o cooperación

PUNTO DE REFLEXIÓN*
De poco sirve gastar tiempo y palabras en encontrar soluciones técnicas y políticas para disminuir los niveles de gases de efecto invernadero si seguimos manteniendo este tipo de civilización. Es como si una voz dijese: «pare de fumar, si no va a morir» y otra voz dijese lo contrario: «siga fumando pues ayuda a la producción que ayuda a crear empleos que ayudan a garantizar los salarios que ayudan al consumo que ayuda a aumentar el PIB». Y así alegremente, como en los tiempos del viejo Noé, vamos al encuentro de un diluvio pre-anunciado.
* Extracto de artículo de Leonardo Boff publicado por «Redes Cristianas» el 9.1.2010, al cual se puede acceder siguiendo el enlace: Ecología Mental.